<<È singolare, come dall’Unità d’Italia ad oggi, la storia si ripeta fatalmente e vengano saccheggiate le risorse del Sud a beneficio del Nord>>!
E’ quanto sostiene Nuccio Pizzimenti, Presidente dell’Associazione “Cittadini per il Cambiamento”, che afferma:
<<Quando il Savoia – deposto il Borbone, – giunse a Napoli, la prima cosa che fece, fu quella di appropriarsi di tutti i soldi delle floridissime Casse Regie del Regno delle Due Sicilie, incamerandole in quelle del Regno Savoiardo in profondo rosso all’epoca; e con quei soldi dei Meridionali il Savoia industrializzó tutto il Nord, che a quel tempo era: poverissimo, agricolo ed il popolo moriva di pellagra, poiché non c’era nulla da mangiare all’infuori di polenta; contrariamente al Sud, che era: ricco, industrializzato, con una agricoltura fiorentissima ed il popolo non pativa nè fame, nè stenti col Borbone!
Paradossalmente, il destino dei Meridionali mutò in una profonda povertà proprio dall’Unità d’Italia, dovuta proprio al saccheggio che i Savoia fecero di tutte le risorse del Sud, a beneficio solo delle popolazioni Settentrionali!
Dicevamo, che la storia si ripete, perché anche oggi avviene ancora il saccheggio di risorse destinate al Sud! Infatti, esiste un documento Governativo di 154 pagine del Dipartimento per la Programmazione ed il Coordinamento della Politica Economica di Palazzo Chigi, guidato dal meridionale Sottosegretario Mario Turco – (eletto a Taranto nel Movimento 5 Stelle), – nel quale si delineano idee e proposte, per far uscire l’Italia dalla crisi economica derivante dal Covid-19, documento che trova la soluzione, nel dirottare verso il Nord le risorse economiche, stabilite da una norma: la N°18 del 27 febbraio 2017 (totalmente inapplicata finora), per far ripartire l’Italia, poiché “bisogna, in sostanza, fronteggiare solamente la crisi economica” creatasi nel Nord a causa del Covid-19“!
La soluzione consiste nel sospendere questa legge e dirottarne le risorse verso il Nord!
Per essere più chiari, la normativa impone allo Stato di destinare alle regioni del Sud il 34% di risorse Statali – (e rientra nel “Piano per il Sud“) – ma, essendo inapplicata da 3 anni, si sono accumulati ben 21 Miliardi di euro di cui il Sud non ha goduto, proprio a causa della inapplicazione della normativa.
Adesso, questa enorme mole di danaro viene dirottata verso il Nord, per far ripartire le sue industrie, sospendendo proprio questa legge; e ciò rappresenta un ingiusto furto di risorse, che erano destinate al Sud! Ecco perchè dicevamo all’inizio, che la storia si ripete dalla Unità d’Italia ad oggi!
È incredibile, come il “Meridionale Conte”, che ci dice continuamente: – “Che nessuno verrà lasciato indietro o solo”, possa fare questo ennesimo scippo di risorse, che il Sud subirà, come se il Mezzogiorno non dovesse anch’esso affrontare il problema di fronteggiare e di uscire dalla crisi economica, dovuta al Covid-19!
Per il Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale, Provenzano: <<Non serve rivedere la ripartizione territoriale dei fondi>>, destinati al Sud in attesa di un incontro con la Commissaria alle Politiche Regionali, Elisa Ferreira; in altre parole, Provenzano sarebbe al momento contrario a sospendere il criterio della ripartizione del 34% dei fondi per il Sud, previsto dalla legge n° 18 del 27 Febbraio 2017.
Ma, da quello che appare, dall’incontro tra Conte ed il Commissario Europeo Ursula von der Leyen, emergerebbe, che, per far uscire dalla crisi economica il Nord Italia, la soluzione sarebbe quella di trasferire temporaneamente le risorse (quelle del 34%) dove occorre, in quella che definiscono una sorta di “Solidarietà” – (imposta e non chiesta), del Sud verso il Nord del Paese!
E così Conte probabilmente farà! Questo, al momento, è quanto! Il 14 Febbraio 1861 Francesco II° di Borbone, lasciando Gaeta per l’esilio, poichè il Savoia aveva occupato tutto Sud disse al suo comandante Vincenzo Criscuolo:- <<Vincenzino, il Nord non lascerà ai Meridionale neppure gli occhi per piangere!>> Mai parole furono così profetiche, perchè i Piemontesi ed il Savoia, in sole 10 anni, saccheggiarono non solo le casse Regie Borboniche, ma anche tutto l’oro che trovarono, tutto il danaro, chiusero il banco delle Due Sicilie, massacrarono col Gen. Cialdini intere popolazioni, misero a ferro e fuoco tutto il Sud, lo impoverirono, insomma, trasferirono tutte le ricchezze del Sud nel Piemonte e con quelle il Savoia, come detto, industrializzò tutto il Nord, mentre il Sud, ridotto in miseria, non si risollevò mai più!
Questi fatti, pesarono sulle condizioni economiche di povertà dei Meridionali anche per tutto il ‘900 sino ai giorni nostri, questo per dire che, ancora oggi, non è cambiato nulla dal 1861, perchè le nostre risorse vengono ancora oggi saccheggiate e questa volta la chiamano “solidarietà”, (imposta) al Sud a beneficio solo del Nord!
Il Sen. pentastellato Mario Turco, dal DIPE, però smentisce, affermando che il documento di 154 pagine sarebbe solo <<Una bozza incompleta, non definitiva, ricognitiva di proposte preesistenti e per questo motivo non è stata ancora sottoposta al vaglio dell’autorità politica!>> Come egli afferma in un suo post su Facebook.
Non vorremmo però, che come di solito avviene in Italia, tutto ciò che è provvisorio, poi diventi definitivo, anche perchè 21 Miliardi fanno gola a tutti, specie in tempi di crisi economica! Dinanzi a questo scippo occorre una mobilitazione collettiva del Mezzogiorno e di tutta la Deputazione, di Maggioranza ed Opposizione, di tutti i Governatori e Sindaci del Sud, perché l’arroganza dello scippo sta anche nel fatto, che “la ripresa dell’Italia deve avere solo il Nord come protagonista“!
E, perciò servono risorse solo per il Nord; che vengono reperite in quelle spettanti al Sud! Viva l’Unità d’Italia! Non solo, ci toglieranno pure tutti i Fondi Europei, per far “ripartire” solo il Nord>>! Conclude Nuccio Pizzimenti.
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